lunedì 5 aprile 2010

Soppressione della Verità :Coverup Archeologico.Un complotto per controllare la storia ?

Premessa

Un "paradigma" è l’accettazione di un punto di vista disciplinato da parte di un gruppo di persone. In questo articolo cercheremo di esaminare perché gli evoluzionisti cercano di sopprimere informazioni che non coincidono con il paradigma dell'evoluzione darwiniana. Inoltre, una volta che un paradigma scientifico si è imposto, gli addetti ai lavori cercheranno di “rafforzare” le informazioni che sono a sostegno di tale impostazione e sopprimere o ignorare quelle informazioni che minacciano la sua esistenza.

Vi sono altre ragioni del perché un gruppo di potere desidera sopprimere informazioni archeologiche e storiche al di là del mantenimento del paradigma evoluzionistico. Per esempio : si pensa che la cultura e la civiltà Cinese si siano sviluppate in quasi totale isolamento dal resto del mondo, questo significa che la sua civilizzazione e le sue tecnologie si sono sviluppate in modo indipendente. E’ naturale e giustificabile essere particolarmente orgogliosi di questo, se fosse vero. Come si dovrebbero sentire i cinesi, per il ritrovamento di moltissime mummie di tipo caucasico risalenti ad un epoca coincidente o precedente a quella che ufficialmente viene definita primissima civilizzazione ? C’è l' implicita tendenza ad non voler analizzare scientificamente e con scrupolo questo tipo di ritrovamento archeologico.

Cosa potrebbe succedere se straordinare evidenze archeologiche minaciassero di capovolgere i loro coccolatissimi paradigmi ? Queste potrebbero persino mostrare civiltà precedenti ancora più avanzate.

Le anomali storiche

E’ questo il caso delle Americhe e degli “Indiani Americani”, forse sono stati preceduti dai cosidetti “costruttori di tumuli” ; altissimi, forse giganti, uomini e donne con capelli rossi, che hanno preceduto i “Nativi Americani”.

In Messico, sembra che gli Spagnoli sudamericani siano stati preceduti dagli “Olmechi”, un popolo più avanzato delle civilizzazioni che le hanno seguite. Queste anomalie, non stanno modificando gli attuali paradigmi, secondo la quale l’uomo primitivo si è evoluto, secondo la teoria uniformitaria, in modo lineare, e coloro che controllano i ritrovamenti e l’accesso a tali manufatti potrebbero non essere particolamente desiderosi di capire dove tali manufatti anomali possono essere stati ritrovati. Lo stesso è avvenuto in Africa e precisamente in Egitto. Qui, le primissime piramidi erano state costruite con una precisione straordinaria, persa nei secoli successivi. I monumenti più antichi sono conservati meglio di quelli più recenti, che sono stati costruiti con blocchi più piccoli, più friabili, e con minor precisione.

E’ stupefacente osservare il pensiero della “storia ufficiale” quando cerca di spiegare e di fare accettare teorie assurde su come la civiltà Egizia potrebbe aver costruitro le piramidi attraverso tecniche primitive. La Grande Piramide è stata costruita attraverso 40 storie assurde e contiene circa 2.300.000 di tonnellate di blocchi tagliati e posti uno vicino all’altro con una picolissima tolleranza. Le analisi sulla Sfinge dimostrano che è più antica della civiltà Egizia. Ovviamente gli Egiziani e gli Egittologi rimangono aggrappati con le unghie e con i denti ai paradigmi correnti, ma la verità è un'altra.

Soppressione delle evidenze che entrano in conflitto con le teorie accettate

La scienza ufficiale tende a rifiutare, sopprimere o ignorare tutte quelle evidenze che entrano in conflitto con le teorie accettate, diffamando e perseguitando gli innovatori. Ogni volta che si afferma di una cospirazione in corso, soprattutto nel campo della scienza, è come camminare su una sottile lastra di ghiaccio. C’è la tendenza ad essere scettici sulle cospirazioni, a meno che non siano la Mafia o Mussulmani radicali a stare dietro a presunti complotti.

Ma l’evidenza è talmente schiacciante e ironia della sorte e che molta di essa è facilmente visibile. La notizia buona è che i giocatori sono alla luce del sole. Il loro piano di gioco e persino le loro tattiche sono trasparenti, una volta individuate.

Tuttavia non è facile penetrare attraverso la cortina fumogena della propaganda e della disinformazione, per comprendere i loro motivi e obbiettivi nascosti. La cattiva notizia : la cospirazione è globale e dietro vi sono vastissimi interessi economici. Una frettolosa verifica conferma i nostri sospetti : gli scienziati per fare carriera mantengono lo status quo. Il loro modus operandi è “La Grande Bugia”, la più grande e maggiormente pubblicizzata, la migliore.

Essi fanno affidamento sulle loro credenziali accademiche per sostenere i loro argomenti e hanno l’arroganza di affermare che nessuno ha l’autorevolezza per smentire che :

* 1. Non c’è nessun mistero sulla costruzione della Grande Piramide, e che la Sfinge non mostra nessun erosione idrica.
* 2. Che in America nessun essere umano era presente prima del 20.000 A.C.
* 3. La prima civilizzazione non è più antica del 6.000 A.C.
* 4. Che nessun documento anomalo, inspiegabile o misterioso viene preso in considerazione.
* 5. Che non è mai esistita una civilizzazione perduta o misteriosa. Nonostante le evidenze affermino prepotentemente il contrario !

Quando non ci sono argomenti

Attacchi personali : disputa sull’età della Sfinge e della Grande Piramide. Nel 1993, durante un programma trasmesso dalla NBC in USA, venne discusso il Mistero della Sfinge, durante il quale venne presentata l’evidenza geologica che mostrava come la Sfinge fosse stata luogo di erosione, dovuto a copiose precipitazioni, almeno 9.000 anni fa. Questa venne conosciuta come “la controversia dell’erosione”.

Comprendere come gli Egittologi ufficiali si comportano per combattere politicamente queste insidie al loro “giardinetto” è veramente istruttivo. L’egittologo alternativo John Anthony West ha proposto al geologo Dr. Robert Schoch l’analisi sull’erosione alla Sfinge.Andarono in Egitto e iniziarono una fittissima investigazione sul luogo. Dopo aver studiato la Sfinge sotto tutti i punti di vista, il geologo condivise con West le conclusioni preliminari e decisero di annunciare le loro scoperte.

Il Dr. Zahi Hawas , sovrintendente ai monumenti di Giza, non perse tempo nel criticare aspramente la coppia di ricercatori. Il famoso archeologo Dr. Mark Lehner, che è ritenuto il più esperto studioso della Sfinge si unì all’attacco. Accusò West e Schoch di essere “ignoranti e insensibili”.

Sembrava una strana accusa, che esulava dalla materia, quasi fosse un attacco personale. L’attacco non era sostenuto da fatti o dimostrazioni contrarie ; era quindi un’accusa estremamente antiscientifica.

Dobbiamo comunque notare che questa è la tattica standard utilizzata per discreditare qualcuno che osa sfidare teorie accettate sull’argomento. Spostare l’attenzione dall’argomento specifico in una discussione “personale” è una tattica strategica estremamente efficace, spesso utilizzata dai politici per minare le posizioni degli avversari. Hawas e Lehner invocavano il loro staus di “intoccabili” e di presunta autorità. ( Si potrebbe pensare comunque che la valutazione di un geologo potrebbe avere più peso, riguardo a questo particolare argomento ).

Poco più tardi, Schoch, Hawass e Lehner furono invitati ad un dibattito sull’argomento dall’Associazione Americana per l’avanzamento della Scienza. A West non fu permesso di partecipare in quanto gli mancavano le credenziali richieste. Questo è una discutibile ma formidabile arma per la scienza ufficiale, dove solo gli scienziati di un certo livello possono praticare la scienza.

Vi sono due filtri che tendono a escludere ricercatori indipendenti al di fuori della ricerca scientifica : (1) le credenziali, e la (2) verifica delle pubblicazioni. Non è permesso arrivare alla secondo filtro a meno che voi abbiate delle solide credenziali. La scienza è un metodo che chiunque è in grado di imparare e applicare. Non è necessario possedere lauree per osservare e registrare fatti attraverso il pensiero critico, specialmente quando si ha a che fare con le scienze sociali, che non richiedono particolari cognizioni tecniche. In una società aperta, la scienza dovrebbe essere un processo democratico.

Nonostante tutto a West fu proibito partecipare. Il dibattito comunque non ha portato a nulla, non c’era una conclusione. Una simile controversia avvenne anche, sul chi, e come costruì la Piramide di Cheope . Questa è un abitudine alla “Grande Bugia” e come essa sia stata promossa per generazioni di fronte a tutta l’umanità.

La controversia di come la Grande Piramide fu costruita ne è un esempio.Essa potrebbe essere facilmente dimostrata se gli Egittologi volessero veramente risolvere la disputa. Un semplice test potrebbe essere progettato e organizzato da ingegneri imparziali che volessero dimostrare o meno, questa disputa infinita, secondo la quale la piramide venne costruita utilizzando strumenti primitivi circa 2500 Anni prima di Cristo. Perché questo non viene fatto ? La risposta è così ovvia, da sembrare impossibile : sanno che la loro teoria è un falso. Potrebbe uno scienziato addestrato , ben educato , credere realmente che 2.300.000 di tonnellate di pietre, di cui alcune pesanti 70, siano stati trasportati e alzate, mediante metodi primitivi ? Sembra improbabile, ma non hanno neanche il rimorso di scrivere false teorie, che le difendando pubblicamente contro quelle alternative.

Tuttavia bisogna notare che nessuno di loro vuole sottomettersi ad un test. Pensiamo che sia doveroso per qualsiasi scienziato essere sottoposto all’onere della prova riguardo alla sua ipotesi. Tuttavia gli scienziati sociali che vogliono sottoporsi a tale prova non sono mai stati chiamati ad un tale tipo di verifica. Da questa realtà sospettiamo che vi sia una cospirazione. Nessuna altra disciplina scientifica fugge come questa dalla regole della scienza.

Tutti gli Egittologi ufficiali hanno smontato le teorie alternative utilizzando tattiche subdole e scorrette. Sarebbe ora che finalmente dimostrassero le loro ipotesi. Perché questi scienziati dovrebbero nascondere la verità e evitare una verifica ? Le loro motivazioni sono evidenti. Se si potesse provare che gli Egiziani non costruirono la Grande Piramide 2.500 prima di Cristo utilizzando metodi primitivi, o che la Sfinge risale almeno al 9.000 A.C., tutte le ipotesi sulla civiltà egiziana cadrebbero come un castello di carta. Il punto di vista ortodosso basato sull’evoluzione afferma che la prima civiltà apparve a Sumer non prima del 4.000 A.C. La teoria non permette ad una civiltà avanzata di esistere prima di questo tempo. Fine della discussione.

L’archeologia e la storia perderebbero il loro significato se non si fissasse una linea temporale come punto di riferimento. Dato che la teoria di un”evoluzione culturale” è stata collegata con la teoria generale di Darwin sull’evoluzione, si capisce che dietro c’è qualcosa di più importante. Questo spiega perché fatti, anomalie, ed enigmi sono smentiti, soppressi e/o ignorati. Si è proprio così. Le scienza biologiche al giorno d’oggi sono fondate sul Darwinismo.

Tattica di pressione : Le pietre di Ica del Perù


Vediamo ora un altro caso. Nel 1966, il Dr. Javier Cabrera ricevette in regalo una pietra da un contatino locale della sua città natale, Ica in Perù. Sulla pietra era inciso la figura di un pesce, che non aveva nessun significato per molti del villaggio ma che fu molto importante per il Dr. Cabrera in quanto riconobbe che sulla pietra era stato inciso un pesce di una specie estinta da tempi immemorabili. Questo stimolò la sua curiosità.

Successivamente acquistò diverse pietre dal contadino, che affermò di averne raccolte molte altre dalla riva di un fiume dopo una alluvione. Il Dr. Cabrera raccolse moltissime di queste pietre, e rivelò della loro esistenza alla comunità archeologica. Il tipo di incisione era sofisticato, enigmatico e nello stesso tempo affascinante. Alcuni di queste incisioni riprendevano uomini che combattevano con dinosauri, con telescopi e uomini che eseguivano operazioni chirurgiche con attrezzature chirurgiche. Su altre erano incisi mappe di continenti perduti. Diverse pietre furono inviate in Germania per verificare la loro datazione. Ma noi sappiamo che ufficialmente l’uomo non poteva essere contemporaneo ai dinosauri. L’uomo sapiens esiste solo da 100.000 anni.

La BBC scoprì la potenzialità di una tale scoperta e si precipitò a produrrre un documentario sulle pietre di Ica. L’esposizione ai media fu l’innesco di una furente controversia. Gli archeologi ufficiali criticarono il govero Peruviano per la debolezza con la quale si applicavano i controlli sugli oggetti antichi ; vennero fatte pressioni sugli ufficiali del governo peruviano. Il contadino che vendette le pietre a Cabrera fu arrestato ; dichiarò di aver trovato le pietre in una grotta ma rifiutò di rivelare alle autorità l’esatta località. Il caso fu montato ad arte da diversi politici senza scrupoli. Il governo peruviano minacciò di perseguire e imprigionare il contadino, per cui gli fu offerto un accordo : gli si impose di ritrattare la sua storia e di “ammettere” di essere stato lui a incidere le pietre.

Questo non era plausibile, dato che era solo un contadino, ignorante e incompetente, inoltre le pietre raccolte erano in tutto 11.000. Alcune di esse erano abbastanza grandi e incise in modo così complesso con ambienti e animali tali, che il contadino non poteva aver avuto conoscenza senza essere lui stesso un paleontologo.

Il contadino avrebbe dovuto lavorare tutti i giorni per diversi decenni per produrre un numero così elevato di pietre. Tuttavia, le pietre di Ica furono ettichettate come uno “scherzo”, e dimenticate.

Il caso non richiese un confronto e un discredito pubblico da parte di scienziati verso non scienziati; fu sufficiente una invisibile tattica di pressione verso le persone coinvolte nella vicenda. Dato che l’episodio fu registrato come “scherzo”, l’evidenza dei fatti non venne mai alla luce, così come avvenne nel prossimo esempio.

Censura di un pensiero “Proibito” : l’evidenza dell’antichità dell’Umanità


Il caso di Michel Cremo è ben documentato, e dimostra chiaramente come la scienza ufficiale usa tattiche di pressione sui media e sul governo. Il suo libro Archeologia Proibita esamina diversi esempi di manufatti, ignorati dalla archeologia ufficiale,che dimostrano come l’origine dell’uomo sia molto più antica di quanto accettato.

Gli esempi illustrati dai due autori, sono discutibili, ma il libro fu oggetto di polemiche ancora più accese quando fu utilizzato in un documentario televisivo. Nel 1996, la NBC produsse un programma chiamato le “Misteriose Origini dell’Uomo”, che traeva spunto dal libro di Cremo. La reazione della comunità scientifica fu peggio di un terremoto. La NBC fu sommersa di lettere di scienziati arrabiatissimi e bollarono il produttore come “una imbroglione”, e l’intera trasmissione con uno “scherzo”. Ma gli scienziati andarono oltre a questo. In una sequenza di mosse estremanente irragionevoli e bizzare, cercarono di forzare la NBC a non ritrasmettere il popolare progarmma, ma lo sforzo fallì.

Cercarono poi una soluzione finale : presentarono il loro caso al governo federale chiedendo alla Federal Communication Commission di di intervenire per evitare che la NBC trasmettesse nuovamente il programma.

Questo non fu solo una eclatante violazione della libertà di parola e di uno sfacciato tentativo di ostacolare un’impresa commerciale, ma uno sforzo senza precedenti per censurare una conversazione intellettuale. Se qualsiasi agenzia pubblica o governativa cercasse di imbrigliare la scienza ufficiale, nessuno del pubblico verrebbe a saperlo.

La lettera che il Dr. Allison Palmer , presidente dell’istituto per gli studi Cambriani scrisse alla FCC è chiara : “La NBC, come minimo dovrebbe fare delle sostanziali scuse, per un sufficiente periodo di tempo ai propri telespettatori a causa del messaggio ingannevole prodotto della trasmissione. Inoltre la NBC dovrebbe pagare una multa ad un fondo della scienza dell’educazione”.

Penso che parlare di “cospirazione” sia una parola troppo forte, dato che questo tentativo di soppressione è stato fatto alla luce del sole. Non ho idea come molti enigmatici manufatti siano stati etichettati come “errori” e nascosti in magazzini, comunque non hanno mai visto la luce del giorno.

Rifiuto di informazioni : una inopportuna datazione in Messico

Questo il caso della Dr.Virgina Steen-McIntyre, una geologa che lavora per l’USGS. Fu inviata in un sito archeologico nel messico per datare nel 1970 un gruppo di manufatti. Questa “parodia” illustra chiaramente come la scienza ufficiale difende i paradigmi ortodossi. La McIntyre ha usato l’equipaggiamento standard e ha sostenuto i suoi risultati utilizzando metodologie differenti. Gli archeologi si aspettavano una datazione di 25.000 anni o meno, ma la geologa trovò una datazione di oltre 250.000 anni. La datazione di 25.000 anni fa rappresenta una data critica di “attraversamento” dello Stretto di Bering da parte delle prime popolazione che ufficialmente hanno popolato le americhe. Pertanto le fu richiesto un ulteriore test e ricerche. Questo tipo di reazione non avviene quando le datazioni rientrano nei modelli delle teorie accettate. Alla Steen-Mc Intyre fu data una chance per ritirare le sue conclusioni, ma si rifiutò. Da da quel momento per lei fu difficile pubblicare articoli e successivamente le fu tolta la cattedra alla American University.

Soppressione governativa ed etnocentrismo : evitare le evidenze anomale in Nuova Zelanda, Cina e Messico

In Nuova Zelanda, il governo ha attualmente fermato, attraverso un decreto legge, l’accesso al pubblico di una zona archeologica controversa. La storia appare in un libro : “Antichi Celti in Nuova Zelanda, di Mark Doutre”. Tuttavia questa risulta una cospirazione alquanto complicata.

Gli Scienziati cercarono di proteggere le loro “sacrosante” teorie per favorire le loro carriere, non solo per sopprimere dati e manufatti. Il sito di Waipoua Forest divenne il sito della controversia in quanto un archeologo scoprì e mostrò l’evidenza di culture non polinesiane precedenti ai Maori. Questo non faceva certo felici le diverse tribù locali che vennero a conoscenza dei risultati degli scavi prima che la notizia fosse resa pubblica, e si lamentarono con il governo. Secondo Doutr, l’esito di questa protesta fu una “ufficiale archiviazione che chiaramente mostrava l’intenzione del Governo Neozelandese di non divulgare tali informazioni per almento 75 anni”.

Venne reso noto questo tentativo, ma il governò negò tutto. Tuttavia, documenti ufficiali mostrano che al sito fu vietato l’accesso. Doutr è uno studente di storia e archeologia della Nuova Zelanda. Secondo lui i manufatti che dimostravano che era esistita una cultura precedente ai Maori venivano nascosti dai musei. Si chiedeva per quale motivo : dove erano finiti i campioni di capelli Indo-Europei originariamente ritrovati da sito vicino a Watakere, inizialmente esposti per molti anni presso l’Auckland War Memory Museum ?

Dove è finito lo scheletro di un gigante trovato presso Mitimiti ?
Sfortunatamente questo non fu solo un incidente. L’etnocentrismo divennne un fattore importante a supporto della cospirazione allo scopo di nascondere la verità sulla nostra storia antichissima. Grahan Hancock è stato attaccato da diversi gruppi etnici a causa della pubblicità che diede a alcuni enigmatici ritrovamenti. Il problema per i ricercatori che desiderano ristabilire la verità sulla storia umana è impedito spesso dal fatto che l’obbiettivo dei gruppi etnici e nazionalistici è quello di rivendicare la presenza storica in qualche posto particolare, spesso in accordo con gli obbiettivi degli evoluzionisti culturali.

Gli archologi ufficiali fanno presto nel mettersi d’accordo per sopprimere questo tipo di ritrovamenti anomali. Una ragione per cui gli Egittologi sono così gelosi, sul modo con cui venne costruita la Grande Piramide, è dovuta principalmente a questioni di orgoglio nazionale.

Il caso delle mummie del deserto di Takla Makan nella Cina dell’ovest è un altro esempi di questo fenomeno. Tra il 1970 e 1980 venne improvvisamente scoperata una mummia di tipo Caucasico. L’ambiente arido aveva conservato i resti di una mumma con capigliatura bionda, occhi azzurri, di una popolazione vissuta in epoca predinastica. Indossavano vestiti multicolori, stivali, delle calze e dei cappelli. I cinesi non furono molto felici del ritrovamento e cercarono di minimizzare l’engmatico ritrovamento, anche se accanto a queste vennero rinvenute mummie di tipo asiatico.

Lo scrittore del National Geographic Tomas. B Allen, scrisse un articolo sul ritrovamento di impronte digitali rinvenute su frammenti di vasi. Quando domandò se potesse fare analizzare i frammenti da antropologi forensi, gli scienziati cinesi gli chiesero, “se fossero in grado di individuare se le impronte appartenevano ad un uomo bianco”. Allen disse che non ne era sicuro, per cui si rifiutarono di consegnargli i reperti.

L’esistenza di una cultura Olmeca nell’antico Messico ha sempre posto un problema. Come ha fatto questo popolo negroide a realizzare colossali teste, e da dove proviene ? Perché su una stele che racconta l’inizio della civilizzazione messicana vi sono incisioni che mostrano l’esistenza di una razza caucasica ?

Ciò che è peggio, perché non sono gli stessi indigeni messicani a riconoscere i manufatti Olmechi ? Recentementi archeologi messicani hanno risolto il problema proponendo un'ipotesi fantasiosa : " ... che le teste Olmeche, che generazioni di popolazioni di tutti i gruppi etnici hanno convenuto assomigliare a una popolazione africana, erano realmente rappresentazioni di una tribù locale.

Truppe d'assalto a difesa del Darwinismo

La gente non sembra consepevole del tutto del fatto che gli scienziati ufficiali hanno un doppio standard di comportamento quando devono trattare il libero flusso delle informazioni.

Gli scienziati sono molto educati, ben preparati e intellettualmente in grado di elaborare tutti i tipi di informazione, e sono in grado di fare distinzioni critiche tra fatti e finzione, realtà e fantasia. La gente comune invece è semplicemente incapace di funzionare su questo piano mentale più elevato. Il nobile ideale dello scienziato estremente preparato, imparziale e osservatore senza credo politico, in grado di ordinare i fatti in un corpo utile di conoscenza sembra ormai sbriciolarsi sotto la pressione e le domande del mondo reale.

E' innegabile che la scienza ha prodotto diversi benefici per la socità ; ma noi vogliamo conoscere il suo lato oscuro. Non dimentichiamo che coloro che creano bombe atomiche e biologiche sono persone normali e tranquille. L’età dell’innocenza è finita con la seconda guerra mondiale.

Che la comunità scientifica abbia un attitudine di superiorità intellettuale, è sottilmente e attentamente orchestrato attraverso i normali canali delle relazioni pubbliche. Sappiamo che Scienza e Progresso camminano mano nella mano. La Scienza come istituzione in una società democratica dovrebbe funzionare nello stesso modo della società nel suo complesso ed essere aperta al dibattito, argomento contro argomento. Non vi dovrebbe essere posto per autoritarismi indiscussi. La scienza moderna ha questi standard ?

Nell’autunno del 2001, la PBS trasmise sette puntate della serie intitolata : “Evoluzione”. Il titolo sembrava abbastanza innocuo. Tuttavia mentre il programma veniva presentato come una imparziale e oggettiva investigazione giornalistica, alla fine non rispettava minimamente gli standard di reporting imparziale.

La serie era pesantemente alterata attraverso il punto di vista che la teoria dell’evoluzione era “fatto scientifico”, che era accettata “potenzialmente da tutti gli scienziati più autorevoli a livello mondiale”, e che era una teoria priva di difetti e di forti critiche scientifiche.

Durante la svolgimento della serie non si era neanche presa la briga di intervistare nessun scienziato in buona fede, critico alla teoria. Per correggere questo difetto, un gruppo di 100 scienziati dissenzienti, si sentì in dovere di stimolare l’attenzione della stampa, “Uno scientifico dissenso al Darwinismo”, riguardo alla programmazione del programma per quel giorno.

Il canditato al Nobel Henry “Fritz”, Shaefer era tra di loro. Incoraggiò un dibattito pubblico sulla teoria Darwiniana : alcuni difensori del Darwinismo accettavano lo standard dell’evidenza dell’evoluzione che come scienziati non avrebbero mai accettato in altre circostanze.

Siamo stati testimoni dello stesso approccio “antiscientifico” applicato all’archeologia e all’antropologia, dove pseudo-“scienziati” semplicemente rifiutavano di verificare le loro teorie definendo se stessi come arbitri finali dei “fatti”. E’ ingenuo pensare che gli scienziati che hanno contribuito alla produzione della serie, fossero inconsapevoli della mancanza di una possibilità di critica alla teoria Darwiniana.

Richard Milton è un giornalista scientifico. Fu un acceso sostenitore della dottrina Darwinista, finchè il suo istinto di investigatore lo rese consapevole di un problema. Dopo 20 anni di studi e di scritti sull’evoluzione, improvvisamente si rese conto che tale teoria era piena di vuoti sconcertanti. Decise di dissipare i suoi dubbi verificando a se stesso la teoria, utilizzando il metodo standard nell’investigazione giornalistica.

Milton divenne un abituale visitatore del museo di Storia Naturale di Londra. Con estrema attenzione verificò ogni principio che rendeva inattaccabile la teoria Darwinista. Il risultato lo sconvolse e che non poteva resistere una rigorosa e normale investigazione giornalistica. Questo esperto giornalista scientifico scrisse un libro dal titolo : “The Facts of Life : Shattering the Myths of Darwinism”. “Il mito del Darwinismo fatto a pezzi”.

Il mito del Darwinismo fu fatto a pezzi da lui, ma da molti di più dopo la pubblicazione del suo libro. Milton afferma : “Ho sperimentato sulla mia pelle l’attività dei cacciatori – stregoni della polizia Darwinista ; sono rimasto profondamente deluso da come mi ha definito un eminente zoologo di Oxford , Richard Dawkins : “pazzo”, “stupido” , “bisognoso di aiuto psichiatrico” come risposta a un semplice reportage scientifico.
Era come essere in Unione Sovietica 20 anni fa, quando gli scienziati dissidenti cercavano di parlare chiaro. Dawkins iniziò una campagna denigratoria contro Milton accusandolo di essere un “neo”-creazionista e che tutti i suoi lavoro avrebbero dovuto essere rifiutati.

Chi ha familiarità con la politica riconoscerà la classica tattica Macchiavellica di “demolizione della reputazione”. Dawkins è uno scienziato molto rispettato, la cui reputazione e la stima nella comunità scientifica hanno una notevole influenza.

In accordo con Milton, il processo iniziò quando una istituzione di Londra, la Times Higher Education lo incaricò di scrivere una critica al Darwinismo. La pubblicazione iniziava con : “La prossima settimana : Darwinismo – Richard Milton va all’attacco”.
Dawkins prese la palla al balzo e non si lascio sfuggire la possibilità di attaccarlo di esesia. Contattò l’editrice, Auriol Stevens, accusando Milton di essere un "creazionista", e convincendola a sopprimere l’articolo. Milton comprese che dietro a tutto questo c’era un tentativo di diffamazione e scrisse un appello alla Stevens, che comunque fu manipolata dal Dawkins che la convinse a cancellare l’articolo.

Immaginate cosa potrebbe succedere se un politico o un funzionario utilizzassero tali tattiche di pressione per sopprimere un’articolo ai mass media. Scoppierebbe uno scandalo enorme. Ma questo non accade con gli scienziati, che sembrano essere considerati come delle “mucche sacre”, al di la di qualsiasi considerazione.

Ma vi sono stati molti altri tentativi analoghi a questo. La teoria dell’evoluzione di Darwin è la sola che viene insegnata ripetutamente nella scuola pubblica, e che non è mai stata soggetta a nessuna indagine rigorosa. Mai nessuno si è permesso di fare una critica.

Questo è un fatto intressante, dato che un recente sondaggio ha mostrato che il pubblico americano desidera che la teoria dell’evoluzione venga insegnata ai loro figli. Tuttavia, il 71% degli intervistati affermava che si dovrebbe insegnare sia il Darwinismo che le evidenze contrarie. Cio nonostante non vi sono progetti per bilanciare questo approccio.

La cosa buffa è che Richard Dawkins è stato nominato “Professor of the public Understanding of Science”, alla Oxford University. E’ il classico guardiano dello status quo scientifico.

Sia le istituzione scientifiche che i mass media occidentali si vantano di essere privi di qualsiasi pregiudizio o censura. Tuttavia, nessun programma televisivo si è mai preso la briga di esaminare i punti deboli del Darwinismo. Uno scienziato che si opponesse alla teoria non potrebbe pubblicare articoli.

La trasmissione “The Mysterious Origin of Man”, non è stato concepito come un attacco frontale al Darwinismo ; ha solo cercato di presentare delle evidenza, che vengono considerate anomalie rispetto alla teoria dell’evoluzione.

Ma ritorniamo ai nostri baluardi dell’integrità intellettuale. Forest Mim è un competente giornalista scientifico. Non era mai stato al centro di controversie, per cui fu invitato a scrivere un’articolo di punta sulla prestigiosa rivista scientifica americana , “The Amateur Scientist”, un compito che accettò volentieri.

Secondo Mims, l’editore della rivista Jonathan Piel venne a sapere che scriveva anche articoli per una rivista religiosa cristiana. L’editore chiamò Mims nel suo ufficio per un confronto e gli chiese : “Ma tu credi nella teoria dell’evoluzione ?”, Mims replicò : “No, ma neanche in quello che dice Stephen Jay Gould. Questa risposta non ebbe subito un effetto, ma Piel decise di escludere Mims solo dopo tre articoli. Questo comportamento puzza di caccia alle streghe. Lo scrittore non pubblicizzò mai i suoi punti di vista o credenze, sembrava così che “le truppe d’assalto” avessero ottenuto il risultato di chiudere definitivamente la faccenda.

Vietare o non vietare ?


I “guardiani del buon pensare” non si trovano solo nella comunità scientifica, ma come abbiamo visto in diversi casi sono produttori televisivi ed editori. Sembra chiaro che essi sono guidati dal singolare imperativo di “pubblica educazione scientifica” come afferma il presidente del Cambrian Institute.Tuttavia, è necessario proteggere il pubblico da pensieri e idee “non scientifiche” che potebbero infettare la mente collettiva.

Abbiamo descritto a grandi linee alcuni di questi articoli “taboo” all’inizio di questo articolo. Ora dobbiamo aggiungere che essi sono anche “malsani” e “inaccettabili”, che non meritano nessua considerazione, o qualsiasi tipo di ricerca : fenomeni paranormali, UFO, fusione fredda, energia libera e tutto il resto delle cosidette “pseudo scienze”.

Non fa venire il dubbio che tutto questo rassomiglia al fanatismo religioso ? Chi da' alla scienza il diritto di inquisire i cittadini del mondo libero ? Al giorno d'oggi è impossibile pubblicare qualasisi articolo scientifico anti-darwinista sui principali giornali scientifici.

Non è neanche possibile ottenere neanche una recensione per questi articoli “vietati”, e non dimenticatevi che mai troverete il vostro nome sotto il titolo di qualasiasi articolo su Nature, a meno che voi abbiate delle credenziali da scienziato, anche se foste il prossimo Albert Einstein.

Ma vediamo come inizia questa cospirazione : ha due filtri : le credenziali e le pubblicazioni . La scienza moderna è un intrico, un labirinto di tali filtri, sistemati per promuovere solo certe teorie ortodosse, e allo stesso tempo vengono esclusi tutti quei dati a cui è stato dato un giudizio prematuro e inacettabile.

L’evidenza e il merito non sono più il principio guida ; condiscendenza e rigidità all’interno della comunità scientifica, hanno ormai preso il posto di obbiettività, e apertura.
Gli scienziati non esitano a lanciare i più incredibili attacchi personali contro coloro che percepiscono come essere il nemico.

L’eminente paleontologo Louis Leakey non ha esitato a descrivere sarcasticamente “Forbidden Archeology” : “Il vostro libro è un inganno pazzesco, che non merita di essere preso sul serio da nessuno”. Ancora una volta, osserviamo la realtà di un attacco personale ; i meriti e le evidenze presentate nel libro non sono esaminate ne dibattute. Questa è una sfacciata affermazione di autoritarismo.

Bibliografia

*Cremo, Michael A. e Richard L. Thompson, Archeologia Proibita, Govardhan Hill, USA, 1993.
*Cremo, Michael A., "La Controversia slla Misteriosa Origini dell’Uomo”, NEXUS 5/04, 1998;
*L’impatto della Archeologia Proibita, Bhaktivedanta Book Publishing, USA, 1998, website http://www.mcremo.com.
*Doore, Kathy, "Lo Spazioporto di Nazca e le pietre di Ica” http://www.labyrinthina.com/ica.htm; vedi il web site per una copia del libro del Dr Javier Cabrera's, Il messaggio delle pietre incise.
*Doutr, Mark, “Antichi Celti in Nuova Zelanda” Danann, New Zealand, 1999, website http://www.celticnz.co.nz.
*Milton, Richard, “Demolizione del mito del Darwinismo”, Corgi, UK, 1993, http://www.alternativescience.com.
*Steen-McIntyre, Virginia, "Soppressione delle testimonianze di uomini primitivi in Messico”, NEXUS 5/05, 1998.
*Sunfellow, David, "La Grande Piramide e la Sfinge”, November 25, 1994, at http://www.nhne.com/specialrepots/spyramid.html.

L'autore dell'articolo

L’autore dell’articolo : Will Hart è un giornalista freelance, autore, fotografo naturalista, e regista di documentari. Vive e compie molte delle sue ricerche presso l’area del Lago Tahoe negli USA, scrive articoli per il “The Tahoe Naturalist” una pubblicazione regionale. Ha prodotto e diretto documentari e film sui lupi e i cavalli selvaggi.

1 commento:

  1. Segnalo i lavori di Buffa e Biglino per aggiornare la bibliografia.

    Pietro Buffa: "I geni manipolati di Adamo" UNO Editori, Orbassano, 2015
    Pietro Buffa e Mauro Biglino: "Resi Umani" Uno Editori, Torino, 2018

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